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al testo di Rita Stanzione
Per disarmate coltri
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Mi aspetto il suo vivere incolto essere colto come un’intimità propizia ad arretrate albe di quando il cuore non era un sovraccarico nocciolo sibillino segreto abbandonato a orme d’arsura. Ancora sogno di un sogno contrastare l’oscurità sfiancare nubi di spine per disarmate coltri lottare - pregare - piegare lame di laghi immobili per il suo pianto - senza pianto deserto da fiorire. Con occhi sbarrati io sogno, lo vedo tagliare aiuole. Uscire.
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cristina bizzarri
- 26/12/2018 09:25:00
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PS Stupendo il titolo, così allusivo e simbolico.
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cristina bizzarri
- 26/12/2018 09:23:00
[ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]
Di grande portata simbolica, colma di segni da decriptare. Un sogno e una preghiera di disvelamento, dove, forse, il divino si faccia umano e viceversa, lumano possa accedere a una divina chiarezza. Alcune immagini di grande bellezza e folgoranti intuizioni. Ci colgo allusioni al Cristo, in particolare in "abbandonato a orme d’arsura", ma anche in "sfiancare nubi di spine", "lame di laghi immobili", "per il suo pianto", "deserto da fiorire", "lo vedo tagliare aiuole". Ma forse il Cristo e lumano nel tuo testo si toccano e compenetrano. In ogni caso complimenti.
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